L'amministratore di condominio è una figura professionale specializzata nella gestione delle spese e nella supervisione degli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria da effettuare presso palazzi e condomini. Di solito l’amministratore esercita presso condomini di medie/grandi dimensioni e lavora in forma autonoma; è una professione che si sta sviluppando in seguito alle continue e persistenti liti che insorgono. I doveri degli amministratori sono molteplici e si sviluppano in campi differenti: devono convocare l’assemblea annualmente per il rendiconto ed eseguire le delibere, far rispettare il regolamento condominiale e dare sanzioni a chi lo viola, disciplinare l’uso delle cose e soprattutto degli spazi comuni. Una delle principali mansioni è quella di stilare bilanci di previsione e a consuntivo (prima e dopo la spesa) delle spese sostenute dal condominio, ripartendole fra le famiglie, in base ai metri quadri abitati e al numero dei componenti. Per fare queste previsioni è necessario riunire i condomini per l'approvazione dei bilanci e per l'esame delle molteplici problematiche del condominio. Altra responsabilità è quella di riscuotere le quote condominiali e intervenire, su segnalazione dei condomini, in caso di malfunzionamento degli impianti di uso comune, che possono essere l’ascensore o gli impianti di condizionamento o riscaldamento centralizzato.
Dopo l’introduzione della riforma del condominio, in vigore dallo scorso 18 giugno, l’amministratore di condominio si prospetta sempre più come una professione da svolgere a tempo pieno, dopo un’adeguata formazione. Il carico di responsabilità è decisamente maggiore rispetto al passato, per questo motivo è prevista la possibilità di delegare questo lavoro a società e non solo a singoli individui.
Le novità immesse dalla riforma partono dalla nomina dell’amministratore, che è ritenuta obbligatoria quando il numero di condomini è superiore a otto. L’incarico ha una durata annuale, dopodiché l’amministratore deve essere confermato o revocato dall’assemblea condominiale. Per diventare amministratore di condominio è necessario il pieno godimento dei diritti civili, bisogna aver conseguito un diploma e aver frequentato un corso di formazione e relativi corsi di aggiornamento.
L’Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), è una delle confederazioni che ogni anno organizza un corso professionale per Amministratori di condomini e immobili. Si possono altresì frequentare anche i corsi proposti dall’Anammi (Associazione nazional-europea degli amministratori di immobili), che con i suoi oltre 13 mila iscritti è la più grande del settore. Per intraprendere la professione di amministratore di condominio non è necessario essere iscritti ad un Albo professionale; in ogni caso esiste un sistema nazionale di certificazione non obbligatoria, che specifica la qualità e le qualifiche di questi professionisti, offrendo così delle garanzie ai condòmini. Non occorrono capacità particolari per intraprendere questa carriera se non spiccate doti di leader, per tener testa a tanti individui con idee spesso discordanti.